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Se gli anni ‘60 sono stati quelli dell’invenzione, i ‘70 quelli della rivoluzione e gli ‘80 quelli della trasformazione, gli anni ‘90 e l’inizio dei 2000 possono considerarsi quelli della sperimentazione. In questi anni abbiamo assistito ad una vera e propria evoluzione di tutto ciò che la musica aveva fin qui prodotto, i nuovi artisti hanno abbandonato i consueti canoni stilistici, proponendo un personale linguaggio musicale ed espressivo con la conseguente nascita di tantissimi sottogeneri musicali. La creatività artistica e la nuova tecnologia hanno giocato un ruolo importantissimo in questo periodo, la comunicazione e i messaggi politici per i giovani non sono stati espressi come in passato soltanto tramite la musica rock, ma anche mediante altri linguaggi contemporanei e fenomeni culturali come il rap e la techno. Gli anni 90 sono stati quelli della comunicazione globale, quelli della guerra all' Irak da parte degli Stati Uniti, rimasta, a causa dell'indebolimento dell'ex Unione Sovietica e della caduta del muro di Berlino, l'unica superpotenza a dominare il mondo. Proprio questa fu la prima guerra, portata avanti dalla più grande coalizione  militare della storia, ad essere trasmessa in diretta televisiva, con la gente che combinava di trovarsi a cena per assistere ai bombardamenti tecnologici a distanza, quasi come se dovesse assistere ad una partita dei mondiali di calcio. Ma questi furono soprattutto gli anni della rivoluzione digitale e della scoperta di internet, la più grande scoperta di sempre che avrebbe rivoluzionato il modo di vedere e commercializzare le cose, allargando a livello domestico l'uso del computer. In pochissimo tempo internet divenne un fenomeno planetario, coinvolgendo le aziende di tutto il mondo, il cinema, la televisione e soprattutto la musica.

 

Le case discografiche, così come i maggiori marchi delle multinazionali, intuirono subito la grande potenzialità e l'immediato sviluppo esponenziale di internet. La nuova scoperta consentiva, almeno sulla carta, di poter ottenere molteplici guadagni ed una grande riduzione delle spese, sopperendo in modo adeguato al calo delle vendite dei dischi. Così tutte le più grandi aziende discografiche spostarono i loro interessi sul marchio, sul merchandising, sui gadget e sul preparare dei fenomeni musicali a tavolino, vedi le boy band come i Take That, le Spice Girls i Back Street Boys etc... La vendita dei dischi assunse un aspetto secondario e le ingorde case discografiche, che  pensavano di poter ovviare al problema con le vendite on line,  non fecero i conti con la pirateria che portò gratuitamente la musica nelle case della gente, decretando definitivamente la fine dei negozi di dischi e dei conseguenti ricavi delle vendite. Gli anni 90 videro la rinascita del rock, i Nirvana e i Pearl Jam portarono al successo tutto il movimento grunge americano, gli Oasis e i Blur riportarono in auge il rock britannico e i Red Hot Chili Peppers diedero vita a quel rock contaminato dal funky e dal rap. La musica dance si rispecchiava nel pop commerciale, nell'house, nella techno e nella jungle,  mentre l'elettronica si espandeva con un'infinità di sottogeneri sia da ballare e sia da ascoltare. L'Hip Hop e l'R&B  diventarono tra i generi più ascoltati influenzando nuovi generi nascenti come l'acid jazz e la new age divenne una colonna sonora ed un nuovo stile di vita. 

 

 

      Il nuovo sound della musica                             contemporanea

 

Se si afferma che la musica ha perso il fascino e l’originalità del passato, non si può fare lo stesso discorso per quanto riguarda la parte qualitativa. La musica di oggi non è assolutamente più scadente ma esige una chiave di lettura diversa, è vero, rispetto al passato ha uno spessore culturale differente, e tranne che nei concerti e nelle piste da ballo, non è più un mezzo di aggregazione, basti pensare all’Ipod, ma offre moltissimi altri modi di viverla ed interpretarla. Non è più legata ad una regola fissa, ha molti stili e linguaggi che si mescolano e vengono riproposti con rinnovata energia dalle nuove generazioni.

 

 

I generi musicali

 

Tantissimi sono stati i generi musicali in voga dagli anni ‘90 ad oggi. Uno dei primi fenomeni ad esplodere ad inizio decennio è stato il grunge a Seattle che, con le sue sonorità derivanti dagli anni ’70, ha ridato una nuova linfa al rock. Sempre in America nascevano altri due movimenti, il punk revival, che riprendeva il modo di cantare dei gruppi punk degli anni ‘70 accompagnato da melodie più orecchiabili e commerciali e il crossover, un genere musicale contaminato da più stili. Sul versante anglosassone abbiamo assistito al ritorno della canzone melodica inglese denominata brit pop ed alla definitiva consacrazione dell’indie rock, un filone alternativo nato negli anni ‘80. Contemporaneamente, visse il periodo di massimo splendore la musica new age che, originaria dalla cosmic music degli anni ‘70, fondeva le caratteristiche della filosofia orientale con la musica ambient. Sempre in questo periodo abbiamo assistito anche all’evoluzione della musica elettronica, sia da ballo sia da ascolto, con tutti i suoi sottogeneri, house, techno, trance, electro, jungle, drum’n’bass, trip hop, break beat, big beat, dance commerciale, underground, rave, ambient, chill house e chill out. Tra i generi contemporanei più di successo non possiamo non menzionare la black music e soprattutto l’hip hop, il funky e l’r&b.

 

 

 

Eventi e curiosità:

 

1990: si svolge a Berlino un festival chiamato “The Wall” organizzato da Rogers Waters in onore della caduta del muro

1990: muore a causa di un incidente aereo Steve Ray Vaughan

1990: Tom Fogerty dei Creedence Clearwater Revival  muore per aids

1991: nasce il festival alternativo Lollapalooza

1991: muore per aids il cantante dei Queen Freddie Mercury

1991: 750.000 persone assistono al concerto in Central Park di Paul Simon

1991: muore a 65 anni  Miles Davis, uno dei più grandi esponenti del jazz

1992: nasce il formato audio mp3

1993: muore a 53 anni Frank Zappa uno dei più grandi artisti rock

1994: i Green Day incidono “Dookey” che diverrà il disco punk più venduto di sempre

1994: Kurt Cobain dei Nirvana si suicida all’età di 27 anni

1995: le Spice Girls diventano il fenomeno più commerciale di tutti gli anni ‘90

1996: muore assassinato il rapper Tupac

1997: il pezzo di Elton John “Candle In The Wind” diventa il singolo più venduto al mondo precedendo “White Christmas” di Bing Crosby

1997: si suicida il cantante degli INXS Michael Hutchence

1997: muore annegato Jeff Buckley

1997: muore assassinato il rapper Notorius BIG

1998: vengono commercializzati i primi lettori mp3

1998: muore Frank Sinatra a 83 anni

1999: viene fondato Napster, il primo programma per scaricare la musica da internet

1999: rimangono solo cinque major discografiche a gestirsi il mercato

1999: muore il leader dei Morphine Mark Sandman

 

 

A differenza degli anni 60’ – 70’ – 80’ – 90’, in cui la musica cambiò costantemente attraverso i suoi innumerevoli  generi, nell’anno zero il fenomeno musicale rimase ancorato ai vecchi stereotipi, riportando alla ribalta generi già in voga nel decennio precedente, fatta eccezione per qualche sottogenere tipo il dubstep. Le case discografiche hanno sempre avuto un ruolo molto importante nelle scelte musicali, soprattutto sui giovani, riuscendo a determinare mode e atteggiamenti nella promozione di determinati artisti, ma con l’inizio degli anni 2000 la vendita del compact disc subisce un enorme calo  e viene surclassato dal nuovo formato Mp3, che consente di scaricare velocemente i brani musicali da Internet a prezzi molto più bassi rispetto ai dischi convenzionali, se non addirittura gratis da moltissimi siti pirati.  La diffusione commerciale dell'iPod della Apple, trasportabile ovunque ed in grado di leggere i brani in mp3, è stato uno dei maggiori motivi di questa nuova tendenza, che per molta gente ha significato l’inizio della fine della musica intesa come cultura, informazione e comunicazione sociale.  Secondo una recentissima inchiesta il genere musicale più ascoltato negli anni 0 è il pop commerciale e la dance con quasi il 40% di preferenze, seguito dal rock 25,3%, dal rap e hip hop con il 20,4%, dal metal con il 3,10%, dal jazz con il 3%, dalla classica con il 2,9%, mentre il rispettivo 6% di persone divide le preferenze tra musical, musica etnica, gospel e musica popolare tradizionale. Il 56% di queste persone dedica alla musica oltre 3 ore di ascolto alla settimana, il 73% da solo, il 13% con gli amici e il restante come capita.

 

 

Con l’avvento degli anni 2000 entra in crisi il teen pop, il fenomeno musicale più commerciale che ha caratterizzato gli anni novanta, continua l’ascesa dell’hip hop e del rap, che si è espanso ormai in tutto il pianeta, e del 'R&B, grazie ad artisti come Chris Brown, Ne-Yo, Usher, Beyoncé e Alicia Keys che conquistano le vette delle classifiche internazionali con i loro singoli.

Per quanto riguarda la musica dance si registra un elevato successo dell'house music sia nelle sue forme più pure sia, verso la seconda metà degli anni 2000, nelle sue forme più elettroniche e commerciali con generi come l'electro house e la tech-house.

Il genere nu metal, popolare negli anni anni novanta, continua ad essere in auge anche nel 2000, ne è l’esempio il successo dei Linkin Park  che con l'uscita del loro primo album, Hybrid Theory, disco di maggiore successo del genere, vendeno più di 30 milioni di copie (CD più venduto del decennio) seguiti dai Red Hot Chili Peppers, con gli album By the Way e Stadium Arcadium.

 

 

L’elettronica, ormai diventato da tempo un genere top, grazie alle interazioni con generi come il rock, il dub, il jazz, la musica etnica e la house music, si mantiene su livelli molto alti, nonostante si siano manifestati dei cali di idee  a livello compositivo e la mancanza di nuovi talenti e musicisti esclusivamente elettronici.

Se qualcuno avesse pensato che il rock venisse spazzato via dai computer e dai bit digitali o sostituito da consolle sempre più attrezzate, si è sbagliato di grosso.

 Il rock impegnato o "alternative" si evolve e trova grandi interpreti come i Muse e i Coldplay e riporta alla ribalta grandi artisti, già celebri negli anni passati come  gli U2 , i Depeche Mode (più legati al synth pop) e i Foo Fighters i Radiohead e gli Oasis, capostipiti del brit pop anni 90.

 

Il rock indipendente, comunemente detto “Indie” è il movimento più prolifico del nuovo millennio , in grado di sfornare moltissime nuove band, che pur in un contesto molto contaminato, fanno vibrare in modo più che energico le corde dei loro strumenti. Tra questi grupp, solo per citarne alcuni, spiccano i nomi degli Strockes, dei Franz Ferdinand, degli Arcade Fire, degli Interpol, degli Editors e dei White Stripes,  Da segnalare anche il successo di molti gruppi del nord Europa, le cui sonorità sono caratterizzate da melodie acustiche ed elettroniche come i King Of Covenience, i Turin Brakes, i Notwist, i Sigur Ros, e i Lalipuna.

Il blues, che ormai da tempo ha esaurito le sue maggiori  risorse, lascia spazio al new alternative country e al folk rock, due generi che annoverano tra le proprie file centinaia di artisti che riescono a riscuotere un discreto audience, pur arrivando raramente nelle charts internazionali.

Dal 2005 in avanti si registra un calo notevole del pop punk, mentre riscuote grande successo la musica emo, nata negli anni ottanta, nella sua forma più evoluta e commerciale emo-pop pesantemente influenzata dal power pop e dal pop punk. Questo genere riesce ad avere successo anche in una forma più commerciale grazie a gruppi come i Fall Out Boy, i My Chemical Romance e i Tokio Hotel.

 

 

Torna inoltre prepotentemente di moda il genere soul pop con atmosfere anni sessanta, in particolar modo dopo il grande successo internazionale di Amy Winehouse, al quale seguono nuovi nomi come  Adele. Negli ultimi anni del decennio ritorna prepotentemente la musica synth pop commerciale  in stile anni ottanta sia nella musica pop, con artisti come Katy Perry, Lady Gaga o i The Killers, che nella scena alternativa, con artisti come Hot Chip, Mystery Jets o  M.I.A e Santogold.

In fase nettamente calante sono andati generi come la Jungle, il Trip Hop, l’ambient music, con tutti i suoi sottogeneri come la new age, e la world music. Nel decennio si assiste anche  ad una proliferazione di scrittori, ma la sensazione è veramente pochi possano ambire alla quella cerchia di cantautori che nel passato ha fornito artisti strepitosi.

Per quanto riguarda il jazz, l'ultimo, importante movimento è stato il free, nato alla fine degli anni sessanta e sviluppatosi nei 70’ fino agli inizi degli anni ’80. Nei 2000 il genere sembra accostarsi ad un ambito sempre più indipendente e di nicchia e molti musicisti si autoproducono anche via web. C’è da registrare in ultimo, un notevole aumento di audience per la musica latina, grazie anche agli innumerevoli tipi di ballo che l’accompagnano.

 

Gli inizi degli anni 2000  si sono distinti anche per le numerose reunion di band  che in passato hanno ottenuto grande successo, tra iquelle più clamorose segnaliamo il ritorno dei  Led Zeppelin, dei Pink Floyd, dei  Police, dei Genesis, e dei Duran Duran  

 

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