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 Artista poliedrico, impegnato nella letteratura e nel cinema, è l'altra faccia del rock italiano, di cui è un assoluto protagonista da quasi un ventennio. 
Emiliano di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, nella sua terra muove i primi passi con la chitarra, prendendo ispirazione nei suoi testi ed esibendosi in un gruppo locale, gli "Orazero". Lanciato da Pierangelo Bertoli, nel 1990 pubblica il primo LP, "Ligabue", da cui trae il singolo Balliamo sul mondo?, che vince il "Festivalbar Giovani". Il 1995 è l'anno della svolta Buon compleanno, Elvis che ottiene 70 settimane di permanenza in classifica degli album più venduti. Da qui escono alcuni dei suoi più noti cavalli di battaglia, su tutti Certe notti, che ottiene il premio Tenco per la miglior canzone dell'anno.

Nel frattempo si fa apprezzare come regista, grazie al successo del film Radiofreccia, che gli vale due David di Donatello per il "miglior regista esordiente" e la "migliore colonna sonora" e tre Nastri d'Argento. Uno dei brani scritti per il film, "Ho perso le parole", vince il Premio Italiano della Musica nella categoria "Miglior canzone del 1998". Continua con la pubblicazione di album e con i concerti in tutta Italia che registrano il sold-out. Da "Fuori come va?" (2002) a "Nome e cognome" (2005), fino al trionfo del megaconcerto all'aeroporto "Campovolo" di Reggio Emilia, dove festeggia i 15 anni di attività davanti a circa 180.000 spettatori.
Presente nel 2012 al "Concerto per l'Emilia", per raccogliere fondi in favore delle popolazioni colpite dal sisma, due anni più tardi sale sul palco dell'Ariston per omaggiare Fabrizio De André, interpretando "Creuza de mà", e lanciare il singolo "Per sempre", il terzo tratto dall'album "Mondovisione" del 2013.

 

 

 Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, è nato il 26 settembre del 1966 a Roma. La passione per la musica inizia sin da giovanissimo: si cimenta come dj in varie radio e nelle discoteche di Roma. Propone sia musica dance che hip hop, genere non molto noto in Italia. L'inizio ufficiale della carriera di Lorenzo arriva quando Claudio Cecchetto lo scopre e lo fa lavorare a Radio Deejay con il nome Jovanotti. A 19 anni Lorenzo incide i primi singoli rap come "E qui la festa?" e "Gimmi five" che anticipano l'album "Jovanotti for president". Nel 1989 partecipa al festival di Sanremo con "La mia moto" e l'album, dallo stesso nome, vende circa 600.000 copie. Oltre alla musica, Lorenzo si impegna anche in tv con "Deejay television". La prima svolta artistica della sua carriera c'è con l'album "Giovani Jovanotti" che comprende brani come "I numeri", "Ciao mamma" e "La gente della notte", brani lontani dal rap assoluto dei primi anni. "Una tribù che balla", è il suo terzo album del 1991 che segna un'ulteriore crescita dell'artista con brani come "Una tribù che balla" e "Muoviti muoviti".Con il disco seguente "Lorenzo 1992", Jovanotti ottiene buonissimi riscontri anche da parte della critica e porta in classifica alcuni brani che diventeranno dei suoi classici come  "Sono un ragazzo fortunato" e "Non m'annoio".  Con "Lorenzo 1994" arriva la definitiva consacrazione e i singoli "Penso positivo"  "Serenata rap" e "Piove", arrivano di corsa in vetta alle classifiche. Dopo aver fatto uscire una raccolta di successi comprendente il singolo inedito "L'ombellico del mondo", nel1997 incide  "L'albero": un album  dalle sonorità multietniche che racchiude i singoli "Bella" e "Questa è la mia casa", che esploderanno nell'estate dello stesso anno. "Per te" è  il singolo dedicato alla figlia  che anticipa, nel 1999, l'album "Capo horn". L'estate del 99 verrà segnata  da altri successi come "Un raggio di sole", secondo singolo dell'album. . A giugno del 99 Lorenzo, con Ligabue e Piero Pelù compone un pezzo a sei mani "Il mio nome è mai più", il cui video è girato da Gabriele Salvatores,Il singolo vuole ricordare le 52 guerre in corso nel mondo e illustra il profilo di "Emergency", associazione umanitaria italiana per la cura e riabilitazione delle vittime delle guerre e delle mine antiuomo. L'impegno sociale di Jovanotti continuerà nel corso di tutta la sua carriera e dei suoi successi.

 

 

 Carmen Consoli nasce a Catania il 4 settembre 1974. All'età di nove anni inizia a suonare la chitarra, spinta dal padre amante di musica nera e blues. Dopo essersi trasferita a Roma, nel 1994 torna a Catania con il materiale pronto per il suo primo album "Due parole". L'uscita dell'album viene preceduta dalla partecipazione a Sanremo Giovani nel 1996 con la canzone "Amore di plastica", scritta in collaborazione con Mario Venuti, ex Denovo. Nel 1997 ritorna a Sanremo con la canzone "Confusa e Felice", canzone che oltre  a dare  il titolo al suo secondo album, le aprirà le porte del successo. Tra il '96 ed il '97 parte per un nuovo tour e compone il nuovo disco che esce nel 1998 con il titolo di "Mediamente isterica". Il quarto album "Stato di necessità", viene lanciato con la partecipazione a Sanremo 2000 con la canzone "In bianco e nero", del quale fa parte anche il singolo di successo"Parole di Burro". La Consolipubblica il suo sesto lavoro, “L’eccezione”, nel 2002: l'album contiene  brani di un'intensa “sicilianità”, che continuano a ribadire l'amore dell'artista per la propria terra. Ormai affermata in modo definitivo la cantante continuerà ad ottenere consensi e successi nell'arco di tutta la sua carriera.

 

 

 La canzone italiana vive negli anni 90 uno dei migliori momenti di gloria. Dopo aver assimilato il vuoto lasciato dai cantautori impegnati degli anni ’70, mai colmato nel decennio dopo, la canzone italiana si appresta a mettersi alla pari con le tendenze che imperversano in tutto il mondo. I grandi cantanti in voga negli ’80, come Vasco Rossi, Zucchero, Pino Daniele,  e i cantanti classici come Ivano Fossati, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Gino Paoli,Mina, Ornella Vanoni hanno continuato ad ottenere un grande consenso sfornando album di successo e da classifica, a loro si sono aggiunti i debutti di molti cantautori di rilievo come Daniele Silvestri, Nicolo Fabi, Max Gazzè, Samuele Bersani, Alex Britti, Carmen Consoli, Gianluca Grignani, Raf, Biagio Antonacci, Tiziano Ferro, Vinicio Capossela. Non sono mancate nemmeno le grandi interpreti grazie all’esordio di Laura Pausini e al contributo di cantanti come Giorgia, Paola turci, Elisa e Irene Grandi. Negli anni ’90 sono anche nati molti altri filoni, tra i tanti segnaliamo quello Rap, portato al successo commerciale da Jovanotti, quello dance,  che ha raggiunto i massimi livelli di vendita con gli Eiffel 65 e quello demenziale che ha visto la nascita di moltissime band nei primissimi anni del decennio, ma che ha portato al successo solo Elio e le storie tese e pochi altri. I ’90 sono stati anche gli anni del pop commerciale degli 883, dei gruppi alternativi come Casino Royale, Africa United e Subsonica, ma sono stati  soprattutto gli anni dell’affermazione delle rock band all’italiana come i Litfiba, Ligabue, Timoria, Afterhours, Marlene Kuntz, Bluvertigo, CSI etc…….

LA CANZONE ITALIANA NEGLI ANNI '90

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