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Sul finire degli anni 60 la musica si legò sempre maggiormente ai vari movimenti politici e venne usata per comunicare i nuovi  ideali sociali ed ecologici e per protestare contro le guerre e a favore dei diritti civili.

Il 16 giugno del 1967 circa 200.000 giovani vestiti con abiti comodi e colorati ed in preda agli effetti dell’erba e del LSD, parteciparono a quello che sarebbe stato il primo raduno rock della storia, il Monterey Pop Festival, un megaconcerto che si svolse presso il Golden Gate Park di San Francisco, fino all’ora teatro de festival del jazz. Accompagnati dallo slogan “Music, Love and Flower”, si esibirono artisti del calibro di Jimi Hendrix, The Who, The Byrds, Janis Joplin, Jefferson Airplane,  Mamas and Papas, Simon & Garfunkel, The Greateful Dead e molti altri, tutti all’epoca poco più che debuttanti. Il concerto venne organizzato da un comitato internazionale di cui fecero parte componenti dei Beatles,dei  Rolling Stones e dei Beach Boys. Durante questo evento la gente inneggiava contro la guerra ed il sistema e si schierava a favore dell’amore libero e delle droghe.

67 / 68 / 69  GLI ANNI DELLA RIVOLUZIONE

Da questa data in poi, la sequenza dei fatti legati alla società, accostò sempre di più la musica e tutti i movimenti  culturali e di costume, alla politica, con l’ intenzione ben precisa di mettere fine alla violenza e di cercare di costruire un mondo migliore. La musica di quel periodo si evolse molto rapidamente  e gli artisti, oltre che dar voce al movimento pacifista, iniziarono a perlustrare nuovi orizzonti,  che contemplavano anche  l’uso di droghe varie e di LSD. Stava nascendo il periodo psichedelico. Il 1967 vide l’uscita di importantissimi dischi che divennero successivamente delle pietre miliari della storia della musica, come Sgt Peppers dei Beatles, uno dei grandi dischi di sempre,  “The Velvet Underground & Nico” il famoso album di Lou Reed, John Cale e soci con in copertina il famoso disegno della banana realizzata da Andy Wharol, “Are You Experience”  di un giovanissimo e straordinario Jimi Hendrix e “The Doors” l’album d’esordio del gruppo capitanato da Jim Morrison. 

Il 1968 fu l’ anno in assoluto  in cui la contestazione fu più forte di sempre. In tutto il mondo si formarono grandi movimenti di massa, negli Stati Uniti per combattere contro la guerra in Vietnam e per i più elementari diritti civili dei neri. Da una parte gli Hippies e dall’altra i seguaci di Martin Luther King (un pastore pacifista che professava l’integrazione dei neri nella società, ucciso brutalmente nello stesso anno) e di Malcom X e le sue pantere nere, diedero inizio ad un conflitto interno sociale disperato ed entusiasmante allo stesso tempo che portò a scarsi risultati immediati ma sicuramente ad  una crescita culturale nel paese. Il fenomeno della contestazione e della violenza si avvertì in tutto il mondo, in Cina ci fù una mastodontica  rivoluzione culturale e nell’est d’Europa, I paesi coinvolti nel patto di Varsavia, chiedevano più libertà d’espressione, il culmine si raggiunse in Cecoslovacchia nella cosidetta “Primavera di Praga” con l’Unione Sovietica che occupò  militarmente la città, costringendo moltissime persone ad abbandonare il proprio territorio. In tutta l’Europa nascevano movimenti  contro il sistema. In Italia gli echi del ’68 si fecero sentire qualche anno più tardi.

La musica e l’arte non poterono rimanere estranei a questi fattori; in pieno periodo “Summer of Love” e “Psichedelico” stavano nascendo molte band che da lì a poco avrebbero influenzato, conquistato e sconvolto i giovani del pianeta. Mentre in America, nella violenta Detroit, stavano nascendo gruppi come gli MC5 e gli Stooges di Iggy Pop, che sarebbero stati i primissimi iniziatori di quel movimento che sarebbe stato un po di anni più tardi il punk, in Inghilterra si apprestavano a prendere la scena  band come i Pink Floyd, i Led Zeppelin, i Deep Purple, i Black Sabbath, gruppi che avrebbero nel giro di brevissimo tempo sconvolto la spina dorsale del rock. Sempre in Inghilterra, nell’ultimo periodo degli anni 60, misero le basi per un nuovo filone rock denominato “Progressive” nuove band come i Genesis, Yes, King Crimson, Jetrho Tull, che ognuna a suo modo, avrebbero creato una nuova musica sinfonica e di fantasia, adatta a sviluppare la mente ed i pensieri. Tutto ciò stava succedendo mentre Nixon rassicurava l’America ed il mondo sulla buona gestione della guerra in Vietnam e ci si apprestava ad assistere alla conquista dello spazio con il lancio della prima navicella, evento che tutto il mondo ha potuto vedere in diretta televisiva la notte del 20 luglio del 1969.

Il mese successivo un altro evento sarebbe entrato per sempre nella storia, il festival di Woodstock. Mentre la sera del 9 agosto l’America cadeva sconvolta nel caos, a causa dell’attacco omicida della banda di Charles  Manson, che uccise la moglie di Roman Polansky, Sharon Tate, con tutti i suoi ospiti,   una marea umana composta da 500.000 giovani si apprestava ad invadere Bethel ,nello stato di New York, per assistere ai tre giorni più famosi di amore, pace, musica e droghe. Sotto il diluvio universale, con le strade impantanate ed una scaletta caotica e abbastanza improvvisata, si svolse dal 15 al 17 agosto  il festival che venne definito l’evento più importante della storia della musica. A chiudere tragicamente gli anni ’60 ci fu il festival di Altmont in California che andò in scena il 6 dicembre del ’69. Il festival venne rovinato da l’uccisione di un ragazzo da parte degli  Hell’s Angels, un gruppo di esagitati reclutati per il servizio d’ordine, durante l’esibizione dei Rolling Stones.

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