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Fondamentali per la nascita del punk, gli MC5 portano la celebrazione della sacra trinità sesso, droga e rock&roll ad un nuovo e inaudito livello che coinvolge testi, mai così sfrontatamente rivoluzionari, e sound capaci di spazzare via ogni convenzione e struttura e tradizione. Nascono alla fine del '64 a Lincoln Park, Michigan, patria di Iggy Pop e del garage rock, ancora liceali e grezzi musicalmente, ma già sperimentatori di feedback e distorsioni che, lasciando poco all'originalità delle composizioni, mostrano tutta la portata e la forza incendiaria dei loro strumenti. La voce di Rob Tyner e l'interplay fra la chitarra solista di Wayne Kramer e quella ritmica di Fred "Sonic" Smith costituiscono l'asse portante del gruppo che, pur non riuscendo ad uscire dai confini di Detroit, catalizza su di sé le attenzioni delle avanguardie protopunk. L'album di svolta, registrato dal vivo per l'incapacità degli MC5 di portare in studio la loro leggendaria energia, "Kick out the jams" non vende. Ma la breccia nella storia del rock è tracciata e poco importa se questa pietra miliare verrà riscoperta solo ad anni di distanza, il successo non era la loro prerogativa del resto, dall'avanguardia punk britannica.

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