Provenienti da Manchester, gli Stone Roses si possono considerare gli apripista di tutto il movimento brit pop degli anni 90. Nati nel 1983, gli Stone Roses hanno avuto da sempre un brutto rapporto con la messa in opera della loro produzione, infatti sono stati considerati tra i gruppi più lenti al mondo nella realizzazione di un disco. Dopo essere usciti con un paio di singoli dalle sonorità sixtie,che strizzavano l'occhio ad un certo tipo di psichedelia di quel periodo, gli Stone Roses hanno orientato il proprio sound e le proprie ritmiche verso la pop dance, diventando di fatto i pionieri del movimento buggy, una musica che univa le classiche sonorità pop britanniche con la dance, il soul ed il funky. La band, che ha vissuto moltissimi contrasti interni non è mai più riuscita ad esprimersi ad alti livelli se non nelle performance dal vivo dove davano il meglio di se stessi. riempiendo sempre le arene. Gli Stone Roses si divisero inevitabilmente dopo l'uscita del loro deludente secondo album, mantenendo però la fama di capostipiti e traghettatori di tutto il movimento indie pop dagli anni 80 ai 90 e diventando gli ispiratori di tutte le giovani band inglesi che stavano nascendo.
I TRAGHETTATORI DELL'INDIE POP DAGLI ANNI 80 AI 90
Capitanata dal vocalist Ian Brown, è composta dal chitarrista John Squire, dal bassista Gary "Mani" Mounfield e dal batterista Alan "Reni" Wren. Sono tra i maggiori esponenti della scena musicale Madchester e ispiratori della cosiddetta seconda Summer of Love del 1988. Il primo album, The Stone Roses, uscito nel 1989, grazie anche ai singoli I Wanna Be Adored, Made of Stone, I Am the Resurrection, fu un grande successo di pubblico e soprattutto di critica tanto da venire nominato dai giornalisti del New Musical Express uno dei miglior album di sempre del genere.