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Steveland Judkins Morris nasce in Michigan nel 1950. Nei primi giorni di vita, un eccesso di ossigeno nell'incubatrice lo rende cieco. A quattro anni canta nel coro della chiesa, a nove già suona il piano, l’armonica e  la batteria. Nel 1961 Ronnie White, dei Miracles, lo presenta a Berry Gordy. Steveland firma il suo primo contratto con la Motown a soli undici anni. Il suo nome cambia in Little Stevie Wonder. 

Nel 1962 escono i primi due album: A Tribute To Uncle Ray, una raccolta di cover di brani del suo idolo Ray Charles, e The Jazz Soul Of Little Stevie, un assaggio di jazz orchestrale. Un anno dopo pubblica il live The 12 Year Old Genius. La versione estesa di "Fingertips", eseguita con l'armonica, balza ai primi posti delle classifiche pop e R'n'B. L’album vende tantissimo.

Dopo altri singoli meno fortunati, Wonder decide di interrompere momentaneamente la sua carriera discografica per dedicarsi pienamente allo studio classico del pianoforte presso la Michigan School For The Blind. Ed eccolo tornare nel 1964, con il nome di Stevie Wonder in "Uptight (Everything's Alright)". Il pezzo, ballabile e arrangiato per fiati orchestrali, dalla ritmica quasi reggae, è un grande successo, come pure il singolo "Nothing's Too Good To My Baby" (l’omonimo album è del 1966). Nel 1967 arriva l'album I Was Made To Love Her. L'anno successivo è la volta di For Once In My Life, che frutta diversi singoli: "Shoo-Be-Doo-Be-Doo-Da-Day", "You Met Your Match”.

La produzione di ballad contraddistinguerà i capolavori degli anni ’70. Signed, Sealed And Delivered è frutto della collaborazione di Wonder con la cantante Syreeta Wright, che diventerà sua moglie poco tempo dopo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Un mese dopo il suo ventunesimo compleanno esce When I'm Coming From, primo album interamente prodotto e composto da Wonder. Il successo commerciale non è straordinario. Ma Wonder matura un progetto più ambizioso: stanco della classica formula R'n'B delle raccolte di hit-single, punta a voler confezionare album più compatti e coerenti. Inizialmente decide di non rinnovare il contratto con la Motown, costruisce un proprio studio di registrazione e dà vita a una propria etichetta discografica, la Black Bull Music. Solo in seguito stabilisce un nuovo accordo con la Motown, vedendo aumentare vertiginosamente le proprie quote di royalty. Con questa mossa, Wonder riesce in un colpo solo a conservare i diritti della sua musica e a strappare il pieno controllo sulle sue registrazioni. 

Music Of My Mind, del 1972, trasforma la tradizione soul e "black". L'impiego dei sintetizzatori porta una ventata di freschezza, già evidente in "Love Having You Around", scintillante commistione di rock, funky e soul.

"You Are The Sunshine Of My Life è il singolo dell'album successivo, Talking Book. Un disco che consacra Wonder a re indiscusso della black music. La sua capacità è coniugare la spinta rivoluzionaria con l’orecchiabilità di ogni brano. L'album è una dichiarazione d'amore e di fervente religiosità. Proprio poco prima della sua uscita, infatti, si rompe il matrimonio con Syreeta Wright.

Wonder schizza in cima alle classifiche. Il successo strepitoso viene celebrato da un colossale tour al fianco dei Rolling Stones. Un momento magico della carriera dell’artista, coronato l'anno successivo con la pubblicazione di Innervisions, altro capolavoro e pietra angolare della black music. Tra i singoli, "Living For The City" è uno dei più sofferti della intera discografia wonderiana, con un drammatico testo di denuncia sulle discriminazioni razziali e un'interpretazione grintosa, assecondata da un bel giro blues, nel quale si amalgamano sintetizzatori e piano. Wonder si conferma un formidabile interprete, capace di spaziare da tonalità calde e avvolgenti ad acrobazie vocali aspre e pungenti.

Ma, poco dopo l'uscita del disco, Wonder è coinvolto in un pauroso incidente stradale e resta in coma per alcuni giorni. Eppure saprà riprendersi anche da questo dramma, come testimonia il nuovo tour al fianco di Elton John. Innervisions, intanto, si aggiudica ben cinque Grammy Awards, tra cui quello di "disco dell'anno". 

Alla fine di un altro tour, il soulman di Saginaw gela tutti con un annuncio a sorpresa: vuole ritirarsi dalle scene e dedicarsi alla raccolta di fondi per il popolo africano, trasferendosi definitivamente nel Continente Nero. La Motown, seppur con gran fatica, riesce a dissuaderlo, spingendolo a pubblicare, nell'estate del 1974, un nuovo album, Fulfillingless' First Finale. Pur inferiore ai lavori precedenti, viene premiato con cinque Grammy Awards e con il titolo di "disco dell'anno". 

Nel 1976 un nuovo disco, Songs In The Key Of Life. Abilità tecniche e compositive vanno di pari passo in un album compatto e ben strutturato. 

Anche Songs In The Key Of Life è disco dell'anno. Subito dopo, Wonder si ritira dalle scene per tre anni. 

Nel 1979, la colonna sonora di un documentario viene tradotta in un altro doppio album, intitolato The Secret Life Of Plants e composto da numerosi brani strumentali, veri e propri gioielli sinfonici e "naturalisti"al limite della new age, ma anche da dolcipop-song, come "Same Old Story" e "Send One Your Love". Già dalla title track si comprende la base naturalistica del nuovo spiritualismo di Wonder. Ma l'album viene accolto con diffidenza dalla critica e delude le aspettative dei fan. 

Il 1980 segna il ritorno pop in Hotter Than July. Un disco più agguerrito anche sul versante della denuncia sociale.

Con Hotter Than July Wonder si aggiudica per la prima volta il disco di platino, accompagnato dai consensi di una nuova generazione di fan. 

Gli anni Ottanta, tuttavia, saranno caratterizzati da una produzione discografica inferiore per qualità e quantità a quella del decennio precedente. A fare notizia saranno soprattutto le collaborazioni eccellenti: nel 1982, con Paul McCartney in "Ebony And Ivory", e "What's That Your Doing?". Nello stesso anno esce Original Musiquarium, un’antologia con registrazioni inedite. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Il 1984 segna un nuovo exploit commerciale, grazie alla colonna sonora del film Woman In Red, di Gene Wilder. Il disco comprende "I Just Called To Say I Love You", uno dei pezzi più commerciali dell'intera produzione di Wonder, che gli frutterà anche un Academy Award. 
Il progetto di beneficenza Usa For Africa coinvolge anche Wonder al fianco di numerose rockstar americane, tra cui Michael Jackson, Bruce Springsteen, Lionel Richie ecc. Nasce il brano "We Are The World".

Solo nel 1985 esce un nuovo album solista di Wonder, In Square Circle. Altro disco di platino nel nuovo corso pop di Wonder. 

Sulla stessa falsariga, infatti, è anche il successivo Characters (1987), che annovera le collaborazioni di B.B. King, Steve Ray Vaughan e Michael Jackson in "Get It". La collaborazione tra i due proseguirà anche in "Just Good Friends".

Gli anni Novanta si aprono con la colonna sonora di "Jungle Fever", di Spike Lee. Nel 1995 esce Conversation Peace, che stavolta fallisce anche sul piano commerciale, aggiudicandosi comunque due Grammy Awards grazie al singolo "For Your Love". Nello stesso anno viene pubblicato anche il live Natural Wonder. 
Nel 1996 è la volta del singolo "How Come, How Long". Nello stesso anno, Wonder riceve la laurea honoris causa in Musica presso l’Università dell’Alabama a Birmingham. Il 1999, invece, è l'anno della raccolta di successi At The Close Of The Century.
Nel 2001 Wonder partecipa al tributo alle vittime della strage delle Twin Towers, con il brano "Love's In Need Of Love Today", insieme ai Take 6. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nel 2005, dopo ben dieci anni, arriva il nuovo album, A Time 2 Love. Inoltre partecipa al "Live 8 U.S.".

Prodigioso vocalist, tastierista e armonicista, compositore eclettico, provvisto di una sovrumana sensibilità e forza d'animo, Stevie Wonder ha profondamente influenzato e rinnovato la black music, ma anche lo stile di molti interpreti odierni. Artista e uomo straordinario, si è impegnato dal punto di vista sociale e umanitario, ha affrontato le difficoltà che la vita gli ha riservato fin dalla nascita (diventa cieco nell’incubatrice) con saggezza e fede profonda. Consapevole del suo immenso talento musicale, Wonder lo viveva con l’umiltà di chi riceve un dono da trasmettere e condividere. Un grande artista, che credeva nello spirito della musica come veicolo di unità, speranza e ottimismo.

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