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Gli Smashing Pumpkins sono stata una delle migliori band di rock alternativo americano degli anni ‘90. Provenienti da Chicago, sono nati per mezzo del cantante e leader carismatico Billy Corgan che scelse personalmente i musicisti per il gruppo ad uno ad uno. Forte della sua grande personalità, Corgan, faceva regnare all’interno della band una specie di dittatura, dove nessuno poteva metter mano alle sue idee, ai suoi scritti e tanto meno ai suoi demo. Gli Smashing Pumpkins esordirono in pieno periodo grunge, narrando le angosce giovanili ed esibendo un sound che combinava sapientemente punk, pop e psichedelia entrando perfettamente in armonia con l’umore dell’epoca e con il movimento di Seattle. Durante gli anni ‘90 hanno venduto milioni di copie e i loro album venivano registrati con tecniche meticolosissime che mettevano in risalto il contrasto tra la raffinatezza degli arrangiamenti e la ruvidità delle chitarre. Tra i loro dischi migliori segnaliamo “Siamese Dream” del ‘93, il doppio concept album “Mellon Collie And The Infinite Sadness” e “Adore” del ‘98. A questo punto della carriera,  tra poche idee compositive e seri problemi personali dei membri del gruppo, sembra quasi che la critica abbia decretato anzitempo la loro fine. E Machina, The Machines of God (1999), nonostante il rientro di Chamberlin, è in effetti il de profundis della band. Un disco incredibilmente banale e senza mordente, che sembra solo voler riprodurre copie sbiadite dei successi del passato. Nel 2001 è uscito Greatest Hits, una raccolta che celebra la storia della formazione di Chicago disponibile, per un periodo limitato, anche in un'edizione che allega un secondo Cd intitolato Judas O, ricco di b-sides e rarità assortite che rappresenta il seguito ideale di Pisces Iscariot. Nel 2007 Corgan riforma gli Smashing Pumpkins per dare vita a Zeitgeist. Dell'organico originario, restano in due, con Jimmy Chamberlain al fianco dello stesso leader. Le nuove canzoni, però, non sono così convincenti, la produzione è levigata all’inverosimile e non riesce a colmare un palese vuoto di creatività. Nel 2012 esce Oceania, un album che rispetto al precedente Zeitgeist  riporta con più forza le atmosfere di vent'anni prima, ma, come sarà tutta la discografia a seguire, non stupirà più i tantissimi fans del gruppo

 

 

 

Mellon Collie and the Infinite Sadness è un’opera rock creata con l’intento.di dividere le canzoni in due dischi (rispettivamente “Dawn to Dusk” – dall’alba all’imbrunire – e “Twilight to Starlight” – dal crepuscolo alla luce stellare). Questa è una precisa e cosciente scelta stilistica, non mera sovrabbondanza di tracce. Il giorno e la notte, come gioia e tristezza, gioventù e vecchiaia. Parallelamente, questo lavoro spazia in tutti i generi della musica moderna. Le sue canzoni sono una summa maestosa di tutto ciò che è stato fatto dagli anni sessanta ad oggi: dal rock alla psichedelia, dagli arrangiamenti orchestrali all’heavy metal, dal grunge al progressive, in un caleidoscopio di sentimenti.

 

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