I Portishead sono tra i migliori esponenti di spicco del Bristol sound (o trip hop), più che una band rappresentano un vero e proprio progetto artistico che oltre nella musica si muove nel campo del cinema e della grafica. Il primo album, “Dummy” è stato considerato un piccolo capolavoro ed ottenne successo anche negli Stati Uniti. Seguirono “Portishead” e “Live In Roseland New York” (’98), poi un silenzio durato dieci anni e rotto dalla pubblicazione di “Third”.
L’album d’esordio (“Dummy”, 1994) è stato folgorante, un esempio di fusione tra neoclassicismo, romanticismo e decadentismo, che li colloca prepotentemente tra le migliori band del genere trip hop. L'album contiene delle bellissime melodie sensuali dal retrogusto spettrale , con arrangiamenti orchestrali ed elettronici.
La bellezza fulminante di Dummy lascia il posto alla cupezza ed ermeticità del disco successivo. “Portishead” (1997) che perde significativamente in emozionalità e trasgressione, ricorrendo a maggiore tecnicismo e ricercatezza compositiva. Dopo undici anni di silenzio, i Portishead ritornano con “Third” (2008). La matrice stilistica rimane pressoché inalterata, con la rinnovata contrapposizione tra l’incremento dell’elettronica industriale,