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I Joy Division sono stati la band che ha letteralmente cambiato il volto della musica negli anni '80. Pionieri della rivoluzione post-punk, con il loro sound oscuro, ipnotico ed intenso hanno reinventato le regole del rock influenzando migliaia di band e artisti. Nonostante la loro breve attività, terminata con il suicidio del cantante Ian Curtis, i Joy Division hanno lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica. Il loro cupo esistenzialismo metropolitano riusciva a tramutarsi in un inquietante e stordente vortice emotivo in grado di coinvolgere ed ipnotizzare per mezzo delle loro epocali canzoni.

La data di nascita ufficiale dei Joy Division si deve ai concerti dei Sex Pistols del 1976, a cui assistettero Ian Curtis (voce), Bernard Summer (chitarra e tastiere) e Peter Hook (basso) infatti, di fronte alla spontaneità del gruppo, Ian Curtis decise di smettere i panni di semplice spettatore e di diventare lui stesso musicista rock. Al gruppo originario si aggiunse il batterista Tony Tabac, con cui nel 1977, sotto il nome di “Warsaw”, fecero uscire il primo Ep omonimo, ancora legato a classiche ritmiche punk.

Il 1978, con l’arrivo di Stephen Morris alle percussioni, vide la nascita dell’ Ep “An Ideal For Living” e soprattutto del primo album” Unknown Pleasures”, in cui si concretizzò già definitivamente lo stile Joy Division: una batteria secca e sistematica, con un freddo riverbero digitale, un basso cupo, lamentoso e quasi distorto intrecciato ad una chitarra brutale e sinuosa; ma su tutto, unica, si stagliava la voce profonda, tesa e baritonale di Curtis, che ricordava il Morrison più sepolcrale e il Rotten più schizzato. Alcuni pensano ai Joy Division come la versione melodica dei Pil, altri li assimilano alle correnti postpunk o cold wave ma sta di fatto che la band di Manchester resta un unicum nella storia della musica. Irriducibile a qualsiasi categoria “Closet” (1980) il secondo disco, già postumo, si apriva con un pezzo “Atrocithy Exibition”, liberamente ispirato al romanzo cut-up di JG Ballard e di cui il disco riprende i tratti essenziali: assenza di linearità, senso della frammentazione, romanticismo disperato, ricerca ossessiva del male. Sembra cominciare ed invece è già finita: Curtis, malato e inguaribilmente depresso, incapace o refrattario ad ogni reazione, si uccise il 18 Maggio 1980. Nel 1981 uscì il doppio lp “Still” una raccolta di brani inediti. I Joy Division sono già leggenda, dalle ceneri il restante trio formerà i New Order.

L'Amore Ci Farà A Pezzi

 

Quando la routine colpisce forte
E le ambizioni sono al minimo
E il rancore è al massimo
Tanto da non far crescere emozioni
E noi stiamo cambiando i nostri modi
Prendendo strade diverse
Allora l’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo

 

Perché la camera da letto è così fredda
Ti sei girata dall’altra parte?
È il mio tempismo che è difettoso
Il nostro rispetto è agli sgoccioli?
Ma c’è ancora quest’attrazione
Che abbiamo mantenuto nelle nostre vite
L’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo

 

Piangi nel sonno
Tutti i miei fallimenti esposti
Ho un sapore in bocca
Mentre la disperazione mi consuma
È qualcosa di così buono
Che non può proprio più funzionare?
Quando l’amore, l’amore ci farà a pezzi di nuovo



 

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