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I Faith No More si formano ufficialmente nel 1983, allorché al nucleo originale dei Faith No Man, già composto dal trio Gould-Bottum-Bordin, sempre presenti nella band fino ai giorni nostri, si aggiungono due personaggi di alta visibilità come Chuck Mosley e Jim Martin. Il primo, cantante per modo di dire (per sua stessa ammissione) e il secondo un membro mancato dei Lynyrd Skynyrd con tanto di stivaloni e sigaro in bocca, danno il tocco definitivo a una band ancora molto debitrice alla new wave inglese e al post punkamericano, ma che ha già in nuce molti elementi interessanti. I primi due album, We Care a Lot (1985) e Introduce Yourself(1987) hanno ancora diverse asprezze da smussare, ma ma risultano comunque molto interessanti.

 

 

Nel 1989, esce The Real Thing, il disco che lancerà la band verso il successo. Pur avendo acquisito una fama a livello mondiale,  i FNM si troveranno senza cantante e decideranno  di affidarsi al giovanissimo Mike Patton, un artista ancora acerbo ma dalle grandissime potenzialità. Tre anni più tardi usciranno con Angel Dust, un album energico e schizofrenico, prodotto con suoni underground ed arrangiamenti da orchestra, una pietra miliare del crossover e per chiunque ami la musica alternativa. Con una brusca inversione di rotta e un vero e proprio sconvolgimento della line up, Patton trasporta invece i FNM di "King For A Day" (1995) verso una musica più cantabile e solare, che perde il proprio baricentro ritmico e sembra contaminarsi con suggestioni indiane, caraibiche, gospel, soul. Il disco è uno specchio del vulcanico talento di Patton, coadiuvato dal nuovo chitarrista "Trey Spruance". La band assume sempre di più le sembianze del loro progetto parallelo Mr. Bungle e anche gli stili tra i due gruppi non si differenziano più. Dopo aver inciso l'ennesimo lavoro  "Album Of The Year", i Faith No More si avviarono verso la fine della loro carriera.

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