La storia diventa Storia nel 1986, quando Eazy E, Dr.Dre e Dj Yella, insieme ai rapper Ice Cube e Mc Ren fondano i 'Niggaz Wit Attitude, altrimenti detti Nwa. A prenderli sotto la sua ala è il manager losangelino - e bianco - Jerry Heller. A portarli al successo il loro disco del 1988 intitolato “Straight outta Compton”. Una rivoluzione: fino a quel momento i testi rap parlavano di razzismo, di prevaricazioni, di povertà e di droghe, in uno spettro semantico che andava dalla rivolta al vittimismo. Gli Nwa sono altrettanto duri e violenti, ma nei loro testi non c'è spazio se non per l'apologia della vita da gangster: Il loro disco d'esordio è un caso nazionale. La polizia di Los Angeles invita il gruppo a darsi una calmata, col timore che pezzi come “Fuck da police” diventino la colonna sonora di una rivolta - che in effetti ci sarà, nel 1992, dopo il pestaggio a morte di Rodney King. Gli Nwa implodono nel giro di un paio di anni. Prima Ice Cube e poi Dr.Dre lasciano il gruppo in polemica con Eazy E e Jerry Heller, convinti - probabilmente a ragione - che i due gli stiano rubando dei soldi. Comincia la guerra, a colpi di reciproci insulti. Ma soprattutto, per Dr. Dre, comincia una nuova fase musicale.
Dr Dree dondò la Death Row Records con Marion “Suge” Knight, incoraggiato dal rapper The D.O.C. Nel 1992 la Death Row pubblicò il suo primo singolo, “Deep Cover”, traccia composta da Dre per un film omonimo. Nella produzione della traccia a Dre fu affiancato a un rapper che era stato caldamente raccomandato dal fratellastro Warren G, con il quale costituiva, insieme a Nate Dogg, un altro gruppo di Compton, i 213. Questo rapper era chiamato Snoop Doggy Dogg. Sebbene tutti i 213 si sarebbero dimostrati prominenti nell’ascesa di Dre, fu Snoop a giocare un ruolo importante nell’album di debutto che cementò la sua carriera. The Chronic, del 1993, vede Snoop fare la sua comparsa in nove dei pezzi del disco, con il suo laissez-faire caratteristico a fare da punteggiatura al campionamento enciclopedico di pezzi funk da parte di Dre, con un effetto sconvolgente, non ultimo il singolo di immediato successo “Nuthin’ But A ‘G’ Thang”, che notoriamente campionò la sexy "I Wanna Do Something Freaky To You" di Leon Haywood. he Chronic andò ben oltre le aspettative, beccandosi un triplo disco di platino e regalando a Dre il suo primo Grammy per la Miglior Performance Rap Solista, con il singolo “Let Me Ride”. Più avanti in quello stesso anno, Snoop incise il suo primo disco solista, Doggy Style, con Dre a capo della produzione. Pur gravitando nella scia del successo incontrollato di “The Chronic”, “Doggy Style” non fu da meno, piazzandosi in cima alle classifiche con oltre quattro milioni di copie vendute. L’ascesa di Dre proseguì, quando divenne capo della produzione della Death Row Records, riconciliandosi con Ice Cube per produrre “Natural Born Killaz” e conquistando la prima posizione con Tupac Shakur e la sua “California Love” (che inizialmente avrebbe dovuto essere un pezzo solista per Dre) e componendo infine le colonne sonore di Murder Was the Case, Above The Rim, nonché la traccia principale di Friday, “Keep Their Heads Ringing”.
Successivamente Dr Dre conobbe Eminem e i 2 iniziarono a lavorare insieme quasi immediatamente e tutto l’impegno del rapper di Compton si riversò nella produzione del debutto di Em sul grande mercato. Nel 1999 The Real Slim Shady Lp vide la luce in un vortice di controversie e plausi della critica, sostenuto dal singolo di punta “My Name Is”, prodotto da Dre. Sulla scia del successo di Eminem, Dre pubblicò il suo secondo album da solista agli sgoccioli del 1999, intitolato “2001”. “2001” non solo segnò un borioso ritorno al G-Funk e un cenno d’assenso aThe Chronic, ma rivide anche Dre affiancarsi di nuovo ad artisti del calibro di Hittman, Kurupt, Snoop e Nate Dogg, così come agli emergenti Eminem e Xzibit. Così Dr Dree diventò uno dei più importanti produttori rap di tutti i tempi, uno dei più grandi beatmaker della storia, un artista che ha fatto nascere il Rap moderno e il conseguente G-Funk. È soprannominato infatti Beat King, ovvero Re dei Beat, per le sue incredibili basi e musiche che è riuscito a comporre per se e per un infinità di altri artisti